Olio Extravergine
Come si produce il nostro olio extravergine?
Per mettere a tavola il nostro buonissimo olio extravergine, è interessante sapere tutti i passaggi meno conosciuti: oltre alla raccolta e alla molitura, esiste un dietro le quinte poco raccontato.
Motivo di vanto è, per noi, trattare i nostri ulivi secolari come dei figli. Per dare un’idea vi racconto un aneddoto, che si ripete ormai da anni.
La notte di Natale, per tradizione, scartiamo i regali: in famiglia abbiamo capito che per far contento nostro padre, era inutile comprare per lui i classici doni.
Qualche anno fa abbiamo deciso, anche un po’ per scherzo, di regalargli un alberello di ulivo: la sua reazione è stata radicalmente diversa da tutti gli altri anni. I suoi occhi diventarono rossi dalla commozione, era felice.
Il giorno dopo, di buon’ora, nostro padre era già in campagna a piantarlo. Da quel momento è diventata un’usanza che si ripete ogni anno.
Questo rappresenta l’attaccamento che abbiamo per i nostri spettacolari ulivi secolari.
Ma torniamo a noi:
Per produrre il nostro olio extravergine superiore, il lavoro è quotidiano.
Con il cambiare delle stagioni si devono eseguire dei lavori. Ogni anno a rotazione sugli alberi effettuiamo la potatura; necessaria per tenere ben ossigenata la chioma e permettere al sole di entrare nelle parti più interne, per eliminare così anche tutte le parti secche o improduttive.
Oltre all’aspetto estetico, diamo agli alberi una forma a fungo, questo ci facilita la raccolta.
Sempre a rotazione lavoriamo i terreni, almeno una volta al mese, con il trattore. Per estirpare le erbe infestanti e per mantenere il terreno soffice e ben areato. Questo lavoro diventa fondamentale nel periodo estivo, così da evitare incendi, molto comuni nell’entro terra siciliano.
Nel periodo che va da gennaio ad aprile, concimiamo gli alberi esclusivamente con concime organico.
Ogni singolo albero ha bisogno anche della pulizia personale. Alla base dell’albero crescono i polloni, che succhiano energia alla pianta, mentre noi vogliamo che tutte le energie vadano al frutto, quindi devono essere tagliati.
Questo lavoro è fatto tutto a mano con le forbici, per evitare tagli inutili che potrebbero infettarsi e fare ammalare l’ulivo.
Tutti questi passaggi sono fondamentali per mantenere gli ulivi in ottima salute e per arrivare preparati alla stagione di raccolta.
Gli ulivi carichi di frutti: è il momento in cui vediamo tutto il nostro lavoro ripagato. Anche se faticoso, viviamo questo periodo con molto entusiasmo.
La raccolta, a differenza di tutti gli altri lavori, è scandita in funzione della molitura, che deve sempre avvenire in giornata.
La mattina è destinata alla raccolta a mano delle olive, mentre nel pomeriggio/sera è il momento in cui il raccolto arriva al frantoio per la molitura.
E si procede all’estrazione dell’olio extravergine. Successivamente trasferiamo l’olio nei silos d’acciaio inox, ad una temperatura costante.
A partire dal quel momento facciamo le analisi di rito, per valutare i livelli di acidità, poi si passa all’assaggio, all’osservazione visiva ed alla prova olfattiva. Fasi indispensabili per testare il livello di qualità e le caratteristiche organolettiche.
Infine…
L’ultima fase della produzione dell’olio extra vergine superiore Tonta Iblea, si conclude con l’imbottigliamento. Si sigillano così tutti i sapori, gli odori e soprattutto il gusto.
Tutto il nostro lavoro offre la garanzia di portare a tavola un prodotto di altissima qualità.
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Sono felice che ci sia ancora gente come voi che produce olio TOP come si deve, continuate così senza dimenticare le tradizioni e senza rinunciare mai alla massima qualità